At The Matinèe: intervista a Giangiacomo De Stefano

Piccoli estratti dal prossimo numero di Porrozine...


Ex fanzinaro, organizzatore di concerti, membro di band come Summer League e Cosa Nostra, giusto per citarne un paio, ma soprattutto autore del recentissimo documentario "At The Matinèe", anche Giangiacomo De Stefano sarà presente sulle pagine di Porrozine numero 8, in uscita questa estate. Qui un piccolo estratto...





La stessa domanda l'ho posta ai Kina, anche loro freschi di documentario... avresti mai pensato che sarebbero stati scritti così tanti libri e girati così tanti film sulla scena punk/hardcore?

Il mio non è un documentario sull'hardcore. Mi spiego meglio: con "At The Matinèe" non sono interessato a raccontare solo una scena. Quello che ho voluto mostrare è uno spaccato di New York, come in un certo momento dei ragazzini abbiano creato la loro musica, l'abbiano fatta crescere e come quella storia sia poi andata in giro per il mondo. Dentro c'è la musica, la gioventù, il dramma e l'energia di una città unica.

Nel trailer ho intravisto John Joseph... lo hai seguito durante il suo "Walking Tour"? Per chi non lo sapesse, il cantante dei Cro-Mags in cambio di 35 dollari vi fa fare un giro turistico nel Lower East Side...

Si, l'ho seguito nel "Walking tour" quando sono andato a New York per la fase di sviluppo del documentario. Se devo essere sincero non mi aspettavo nulla e invece il "Walking Tour" è stata una rivelazione. Per me lo potrebbe seguire qualunque persona interessata a capire meglio cose sconosciute della New York più oscura. John Joseph poi è talmente positivo che al ritorno da quel viaggio mi sono messo a dieta tanto era impietoso il confronto tra me e lui...

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Intervista a Mauro dei Mud

Piccoli estratti dal prossimo numero di Porrozine...


Qualche estate fa arrivai in piena sera/notte in un paesello pugliese, gli ampli eruttavano tamarrate metalluse, la mia capoccia pelata cominciò a strusciarsi su quella del cantante di 'sto gruppo a me sconosciuto e fu genziana a prima vista. Parecchi anni dopo intervisto quel cantante. Ecco uno stralcio della chiacchierata con Mauro dei Mud. Non solo musica.




“The Sound Of The Province” è uscito da 2 anni. Quasi tutti i testi del CD sono ispirati a ciò che successe in Abruzzo nel 2017… “la terra è viva… te ne dimentichi e lei ritorna senza pietà né vergogna”… ti va di ricordare ai lettori cosa accadde quell’anno e quali difficoltà avete dovuto affrontare?

Mauro: Le difficoltà furono tante. Per me ci fu anche la mazzata dell'incidente con la perdita della nostra Scilla, di cui parlo in "Your Energy" e in "The Thin Line Between Life And Death” (che scrissi nei giorni immediatamente successivi). Eravamo nel bel mezzo di terremoti che puntualmente tornavano a farsi sentire ed eravamo sempre un po’ scossi, in tutti i sensi, perchè gli epicentri erano distanti 50/80 km… Amatrice, le Marche, la zona dell’aquilano... un incubo durato un bel po’, ritornato dopo il 2009, quando un altro terremoto distrusse L'Aquila. Mettici pure una nevicata devastante di 2 metri, proprio dove vivo io, che causò un delirio totale e l'isolamento di molte frazioni del teramano. Da me rimanemmo senza elettricità per 2 settimane e ci furono anche dei morti a causa del freddo. Tutte queste cose furono poi la causa di frane e smottamenti del fragile terreno abruzzese, il mese successivo… una su tutte la frana di Ponzano di Civitella Del Tronto, un paesino dove ho trascorso la mia adolescenza, pieno di amici, e dove sono diventato "metallaro-punk-hardcore-quello che ti pare”, questo posto è stato letteralmente trascinato via da un'enorme frana, fortunatamente con nessuna vittima, ma potete immaginare lo scenario. Se non ci riuscite, potete guardare la copertina dell'album, quella foto è vera, l'ho scattata con il mio cellulare. Ecco, “The Sound Of The Province” è nato nel bel mezzo di queste situazioni, abbiamo semplicemente raccontato quello che accadeva attorno a noi.

thcdiyprod.bandcamp.com